Come la marmellata di albicocche: Biscotti al Cacao e Albicocca!

3 giugno 2012 | categoria: Dolci | 29 Commenti

 

…è così che mi sento, oggi, ieri, è stata una settimana strana. Ho fatto cose che non credevo sarei riuscita a fare, e soprattutto mi sono impedita di farne altre che sarebbe stato tremendamente facile fare…

 

Sono come la marmellata di albicocche, dolcissima con quella nota di acidità, che qualsiasi sia la dose di zucchero, si percepirà sempre alla fine…racchiusa, anzi rinchiusa tra due strati di biscotto al cacao, all’apparenza forte, ma realmente così tremendamente fragile, capace di sbriciolarsi sotto la leggera pressione delle dita.

 

Un dolce che fa gola, ma tremendamente delicato…

 

Quando ho visto le albicocche al mercato, non ho saputo resistere!sono uno dei miei frutti preferiti…ne mangerei a chili, senza alcun problema. Quando ero piccola in cortile c’era l’albero di albicocche, maestoso e imponente, quanti frutti dava…non vedevo l’ora che maturassero sopra quei rami spessi…

Aspettavo che il nonno me le passasse direttamente dalla pianta, una piccola pressione tra pollice e indice e il frutto si apriva magicamente, rapida occhiata che non ci fosse il vermetto e via in bocca!

 

Non trovate che un tempo le cose apparissero tutte più facili?

 

E poi le albicocche sono così belle…ho preparato una marmellata veloce con zucchero e una spruzzata di limone, ma potete tranquillamente acquistarla. L’ho abbinata ad un classico che mi piace sempre tanto: il cioccolato!

 

INGREDIENTI

400 g. di farina

4 tuorli sodi

125 g. di zucchero a velo

250 g. di burro

1 cucchiaino di estratto di vaniglia

1 pizzico di sale

2 cucchiai di cacao amaro

 

INOLTRE

50 g. di cioccolato fondente

marmellata di albicocche

 

In una ciotola, riunite la farina, lo zucchero, il sale e il cacao amaro, mescolate. Aggiungete il burro a pezzetti, l’estratto di vaniglia e i tuorli sodi setacciati. Impastate con cura, fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.

 

Stendete la pasta dello spessore di 4mm. E ritagliate i biscotti, praticando alla metà un foro centrale.

 

Disponete i biscotti sulla placca del forno, foderata da carta da forno e mettete in frigorifero per un’ora. Quindi cuocete a 175° per 8-10 minuti(io 8 minuti).

 

Sfornate e lasciate raffreddare, quindi accoppiate i biscotti due a due; fondete il cioccolato a bagnomaria e decorate i biscotti.

 

La mia bici: Crostata di Cioccolato e Pere!

26 maggio 2012 | categoria: Dolci | 33 Commenti

Ho sempre adorato la bicicletta.

Ricordo di aver tenuto le rotelle per pochissimo tempo. La mia prima bicicletta era sgangherata e color rosso ruggine, manopole bianche e ruote bicolore. Ho imparato in fretta ad andarci, un paio di spinte da parte di papà, le urla di mamma dal balcone, le curve brusche per evitare di investire mio fratello(che a onor del vero, amava lanciarsi sotto le ruote della mia bici…).

 

Giravo in tondo all’infinito nel quadrato del cortile. Quando anche mio fratello ha imparato a stare in equilibrio, facevamo lunghe passeggiate col nonno, diretti verso i prati a raccogliere erba per i conigli o al maneggio a vedere i cavalli.

 

A 50 metri da casa c’era la campagna, il cavetto, passavamo in equilibro su una striscia di terra, inutili le raccomandazioni di scendere e portare la bicicletta a mano…siamo matti, che smacco, piuttosto cado nel canale!

E nonna: “Giusep,  at sé stai atent ai fiulin?”

“si, preocupat mia

(la realtà dei fatti vedeva due bambini vagare immersi nell’erba più alta di loro con una falce in mano…)

 

Ero una bambina tranquilla, ma la bici mi gasava un sacco, tutt’ora mi fa sentire libera e spensierata come quando ero piccola…

 

E’ ora di pedalare più forte, di scegliere da che lato andare, è ora di fare un po’ di conti  e di togliere la ruggine di torno…

…è ora di guardare verso la luce e ricominciare…

 

In un modo, o nell’altro.

 

INGREDIENTI

pasta frolla

2 pere williams rosse

½ bacca di vaniglia

2 cucchiai di zucchero di canna

1 cucchiaio di burro

 

PER LA FARCIA

150 g. di cioccolato fondente

2 uova

1 tuorlo

25 g. di burro

2 cucchiai di zucchero

 

Foderate uno stampo da crostata rettangolare di 35x11cm.(per una crostata di 24-26cm. classica raddoppiare le dosi) con la pasta frolla, bucherellate il fondo e ponete in frigorifero.

 

Sbucciate le pere, tagliatele a dadini piccoli e mettetele in un pentolino insieme ad un cucchiaio di burro e lo zucchero di canna. Tagliate la vaniglia per il lungo, raschiatene i semini e metteteli insieme alle pere, mettete anche la buccia della bacca. Cuocere per una decina di minuti, le pere si devono ammorbidire, ma rimanere intatte, e il succo deve asciugare. Togliete la bacca e lasciate raffreddare.

 

Distribuite le pere sulla pasta frolla, quindi cuocete a 180° per 25 minuti.

 

Preparate la farcia: fate sciogliere il cioccolato con il burro a bagnomaria, sbattete i tuorli con lo zucchero per 2-3 minuti, quindi unite il composto di cioccolato e burro fatto prima intiepidire.

Montate gli albumi a neve e incorporateli al composto.

 

Riprendete la crostata, versatevi il composto e cuocete per 15 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare bene, meglio ancora fino al giorno dopo!

Confessione di una golosa: Pecan Shortbread Brownies!

19 maggio 2012 | categoria: Dolci | 33 Commenti

Parto col ringraziarvi tutti…

…per le belle parole nei miei confronti, per gli abbracci, le manifestazioni di affetto, che mi avete regalato…Grazie a chi conoscevo, a chi si è svelato proprio ora che ha percepito che per me era importante sentire l’affetto intorno, e grazie a chi mi segue in silenzio ma so che c’é…

 E ora con un po’ di vergogna vi confesso che…ieri sera dopo aver mangiato circa una pizza e mezza a testa di quelle iperfarcite più qualche rimasuglio qua e là, ci siamo finiti una teglia di brownies…A mia discolpa, io ne ho mangiato solo un pezzetto..ehm..fatto sta che la bilancia stamattina segnava un paio di kili in più!Ma io fingo che la bilancia sia rotta, almeno per oggi…

Giusto?

 

Quando mio fratello torna a casa per il fine settimana, di solito, gli riempio la pancia tanto quanto lui mi riempie il cuore…quindi molto!solo che la sua bilancia non si rompe mai…che ingiustizia…

 Ah…i brownies, li adoro!nascono come pratiche e veloci merende, perfette da portare con sé, ma ormai le versioni sono molteplici…io tendo a preferire quelli umidi e che possono tranquillamente sostituire un dessert di fine pasto…

 

Quelli che vi propongo oggi fanno proprio parte di quest’ultima categoria…che io amo chiamare dolci decadenti! :-p

Il brownie si compone di una friabile pasta shortbread(quindi megaburrosatuttoattaccato) alle noci pecan, un impasto brownie cioccolatoso arricchito da pezzetti delle suddette noci e, se volete farvi male come noi, una pallina di gelato alla vaniglia e noci pecan(o una palettata!).  

Io ho passato un attimo il quadrotto al micronde, in modo che si intiepidisse e poi ho messo sopra il gelato.

 

PER LA BASE

100 g. di burro

50 g. di noci pecan tritate a farina

150 g. di farina bianca

1 tuorlo grande

2 cucchiai di zucchero semolato

1 cucchiaio di zucchero di canna

 

PER IL BROWNIE

150 g. di burro

150 g. di cioccolato fondente al 72%

2 tuorli grandi

170 g. di zucchero di canna

150 g. di farina bianca

40 g. di noci pecan

1 cucchiaino di estratto di vaniglia

1 cucchiaino di lievito

 

Per la base: in una ciotola, mescolate il burro a pezzetti con gli zuccheri; unite il tuorlo e le farine, impastando fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea.

Stendete la pasta in un quadrato di 20cm. di lato e foderate una tortiera quadrata, bucherellate il fondo e mettete a cuocere a 180° per 5 minuti.

 

Nel frattempo, preparate il brownie, sbattendo per un paio di minuti i tuorli con lo zucchero; unite il cioccolato e il burro fusi insieme e lasciati intiepidire. Aggiungete la vaniglia, la farina setacciata con il lievito e le noci pecan tritate grossolanamente.

 

Versate il composto sulla base ormai tiepida e cuocete a 180° per 25 minuti(nell’ultimo quarto d’ora ho coperto con carta alluminio, dato che il mio forno è un po’ crudele!).

 Sfornate e lasciate raffreddare, quindi tagliate a quadrotti.

…vi va una fetta di crostata di mele?

12 maggio 2012 | categoria: Dolci | 75 Commenti

 

La torta di mele è il Dolce di Casa, di ogni casa, di ogni famiglia…il primo dolce che ho mangiato, il primo dolce che ho pasticciato, il primo impasto che ho avidamente leccato dal cucchiaio ancora crudo…

no, nani, non mangiarlo crudo che ti viene male alla pancia!” la raccomandazione…mai avuto un mal di pancia da torta cruda, niente di ciò che viene preparato con amore può far male…

 

La torta era semplice, gli ingredienti “pesati ad occhio”, le fettine di mele tagliate a pezzi irregolari, infilate alla “come ne ero capace” nella pastella densa…ma il dolce veniva sempre bene, era perfetto una volta cotto, tanto da non resistere alla tentazione di tagliarne una fetta ancora da caldo…

…e “nani, aspetta che si raffredda….ti viene il mal di pancia!” …naturalmente!

 

Non la so fare quella torta, l’impasto pesato con precisione copre sempre le fettine di mele ovviamente tagliate a regola d’arte e infilate nella pastella con precisione chirurgica a formare cerchi concentrici degni di un compasso, che in cottura si stortano, deformano e strabordano…

Ovvio.

 Perché quella torta di mele non è mia, era solo fatta per me…e non verrà mai uguale.

 

Ma non poteva che essere un dolce con le mele la ricetta con cui ri-cominciare, ancora…vorrei dirvi più forte di prima, ma non è vero…sono più martoriata, debole e stanca di come sia mai stata nella mia vita, ma ci provo a offrirvi una fetta di torta, per ringraziarvi delle parole, degli abbracci e dei baci che mi avete mandato.

 

La torta di mele è il dolce della mia famiglia, quella famiglia che a questo punto della mia vita avrei immaginato diversa…grande, ingombrante e rumorosa. Invece, silenzio: il respiro che rimane sospeso, a metà tra petto e gola, fatica ad uscire…

Quella famiglia che manca, fortissimamente manca…e rivive dolorosamente nei ricordi…

 

La crostata di mele e lamponi è il mio dolce, quello che un giorno vorrei insegnare ad una bambina come me, che oggi è solo un sogno lontanissimo…

 

Silenzio…

 

PER LA PASTA

375 g. di farina 00

250 g. di burro

1 pizzico di sale

2 tuorli di uova grandi

125 g. di zucchero a velo

1/2 cucchiaino di cannella in polvere

 

PER LA FARCIA

2 mele golden

240 g. di marmellata di lamponi

 

INOLTRE

1 tuorlo

1 cucchiaio di latte intero o panna

 

Per la farcia: sbucciate le mele e tagliatele a fettine sottili, mescolatele alla marmellata.

 

Per la pasta: mescolate la farina, lo zucchero, il sale, la cannella; unite il burro e i tuorli, quindi impastate fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea. Stendete metà della pasta e foderate una tortiera di 24cm. di diametro, precedentemente imburrata. 

 

Bucherellate il fondo, quindi versatevi la farcia. Stendete la pasta rimanete(ve ne avanzerà un pezzetto), formate la griglia e ricoprite la crostata.

Mescolate il tuorlo con il latte, quindi spennellate la griglia del dolce, decorate a piacere con la pasta rimanente, spennellate anche le decorazioni.

 

Mettete in frigorifero per un’ora. Quindi cuocete a 180° per 50 minuti(dopo 20 minuti, coprite la crostata con la carta alluminio).

Sfornate e lasciate raffreddare.

 

Buono se fatto con forza: il caffè!

25 aprile 2012 | categoria: Senza categoria | 28 Commenti

No, chi vi scrive non è la nostra adorabile Night ma una persona che insieme a lei ha visto il nascere di questo nuovo blog. All’epoca le volli fare un regalo e quindi, nel registrare questo nome di dominio, l’ho associato alla mia email. Per questo motivo mi viene inviata qualsiasi comunicazione relativa al sito.
Qualche settimana fa ho ricevuto l’avviso di scadenza del dominio. Sapevo che Night aveva chiuso questo blog ma l’idea di lasciar morire quest’opera d’arte (al primo aspetto esclusivamente culinaria) non mi ha neanche sfiorato.
Perché? Almeno per 3 buoni motivi:
1) dal numero di iscritti è un bel blog
2) è l’espressione di una persona introversa che ha tantissimo da donare al mondo
3) perché in questo momento rappresenta una bella speranza!

Ora però sorge un problema: io non sono bravo in cucina… che vi racconto?
L’unico legame che ho avuto con la ristorazione è un lungo servizio da cameriere part-time durante il periodo universitario. Il mio massimo momento di celebrità in questa mansione lo raggiunsi il giorno in cui un cliente mi diede 10’000 lire per un caffè che, a suo parere, non aveva eguali. Per questa ragione, mia moglie oggi lascia a me il compito di preparare il caffè sia la mattina, sia a chiusura dei pasti e sia quando qualcuno viene a trovarci a casa.
Se questo è il mio talento in cucina, allora è di questo che vi parlerò.

Torniamo per un momento a Night. Ho letto i commenti che gli avete lasciato e da questi appare evidente che siete un po’ preoccupati per lei. Non vorrei essere inopportuno e quindi dico solo che non è accaduto nulla di irreparabile ma, per rimanere nel tema del blog, quanto le è capitato non è facile da “digerire”. L’unico digestivo che mi viene in mente è una bella dose di affetto. E’ per questo che scrivo questo articolo. Sono convinto che i vostri messaggi possano aiutare Night a trovare la forza di continuare a scrivere questo blog.

Il caffè, come la vita, è fatto di pochi ingredienti:

INGREDIENTI

acqua

caffè

Che venga fatto con la Moka o con la macchina per Espresso, i parametri fondamentali per un buon caffè sono 2: la leggerezza dell’acqua (la ragione) e la macinatura del caffè (il sentimento).

LA RAGIONE
La leggerezza dell’acqua è data da un parametro chiamato “residuo fisso” che esprime la quantità di sostanze inorganiche presenti nell’acqua. Questo parametro è normalmente riportato sulla bottiglia. Un valore inferiore ai 100 mg/litro (a 180°) va benissimo ma esistono acque che misurano anche meno di 50 mg/litro… più basso è il valore e più l’acqua può andar bene.

IL SENTIMENTO
Per quanto concerne la macinatura, diventa difficile determinarne un valore. Generalmente una macinatrice di chicchi presenta un regolatore che consente di aumentare o diminuire la finezza di macinazione (se non l’avete a casa, notatelo al bar). L’unico modo per determinare qual’è il grado di finezza corretto è fare delle prove. Il bravo barista fa questa prova ogni mattina in quanto, in base all’umidità presente nell’aria, il grado di finezza ideale della macinatura cambia continuamente (al ristorante io avevo determinato 3 misure: una media per le giornate normali, una con maggiore finezza per l’estate ed una a macinatura larga per le giornate di pioggia).
A casa la faccenda si complica! I produttori di caffè macinato offrono due tipi di prodotto: macinato Moka e macinato Espresso. Com’è facile intuire, a seconda di come fate il caffè, si usa la relativa macinatura. E l’umidità, la finezza… ? Si agisce sulla pressione del caffè: maggiore umidità vuole una pressione inferiore (non schiacciamo il caffè) mentre una giornata secca pretende un caffè pigiato a dovere!

Ho frequentato l’istituto tecnico, ingegneria e sono formato sul metodo scientifico. Malgrado questo, non saprei darvi una formula precisa per la pigiatura del caffè: non esistono numeri, analisi di laboratorio… è solo questione di pratica e sensazine.
Come nella vita, esistono delle regole base ma l’equilibrio va cercato provando e riprovando. Io dopo numerosissimi tentativi penso di aver trovato il mio equilibrio. A casa utilizzo una macchina espresso “De Longhi, modello PMR2005.CC”, acqua “Sant’Anna” (residuo fisso 22.3 mg/litro) e caffè “Vergnano Espresso Casa”.
Il vero trucco del mio caffè è però la pressione che imprimo sul caffè: forza, forza ed ancora forza!

Night, tante prove e tanta forza è ciò che oggi mi consente di far attaccare la schiuma del caffè alla tazzina… segno di un caffè ineguagliabile!

Quanto mi Piacciono: Triple Chocolate Brownies!

23 agosto 2011 | categoria: Dolci | 120 Commenti

Avete presente la pubblicità di “Cucine da incubo di Gordon Ramsey”?

Una lunga vacanza trascorsa a fare niente, sorseggiare cocktail dai gusti tropicali e fare piacevoli passeggiate all’aperto: questo é il sogno!

…e questo é l’incubo!in realtà sono rimasta nella mia afosa città, a cercare di far quadrare tutto, perché come dicevo già a qualche amica della rete, la mia mamma é stata ricoverata inaspettatamente e per un peggioramento. Dalla settimana scorsa é a casa, munica di un bel collare che cerchi di proteggerla dal rischio di una paralisi :( non può fare nulla, nemmeno lavarsi da sola…é dura…

Niente sta andando bene, dopo il peggioramento di mio padre all’inizio dell’anno, si é riammalata anche mia madre, siamo andati avanti comunque sperando di vivere quanto più sereni…e invece, nemmeno un mese ed eccoci di nuovo ad affrontare un’altra avversità.

Io provo ad essere forte e sempre positiva, ma ci sono dei giorni che non faccio altro che piangere, qualsiasi cosa mi fa scoppiare…comincio ad essere stanca, e mi dispiace…

Domenica mattina, sveglia all’alba, dopo aver dormito col ventilatore sparato addosso, mi sono messa a preparare uno dei miei dolci preferiti: i brownies!Li adoro perché sono veloci e in qualsiasi versione li prepariate sono sempre golosissimi, ce ne sono tantissimi e per tutti i gusti e poi sono trasformabili: semplici per colazione, cremosi a merenda e arricchiti da salse e gelato per un dessert dopo cena!

Quelli che vi propongo sono semplicissimi, cioccolatosi e super morbidi!

INGREDIENTI

160 g. di burro

50 g. di gocce di cioccolato fondente

50 g. di gocce di cioccolato al latte

30 g. di gocce di cioccolato bianco

150 g. di zucchero semolato

130 g. di farina

1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia

1 pizzico di sale

3 uova grandi

Sciogliete il burro, le gocce di cioccolato fondente e metà delle gocce di cioccolato al latte in un pentolino; spegnete e lasciate intiepidire.

Nel frattempo, sbattete le uova con lo zucchero e la vaniglia, fino a quando otterrete un composto spumoso; unite il cioccolato fuso e mescolate delicatamente, aggiungete la farina e il sale, infine le gocce di cioccolato rimanenti.

Versate il composto in una tortiera quadrata di 22cm. di lato e cuocete a 175° per 30 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare, quindi tagliate a quadrotti.



Estate in Barattolo: Pomodorini Semi-Secchi!

24 luglio 2011 | categoria: Antipasti | 42 Commenti

Rosso pomodoro!

E’ indubbiamente il colore che più mi lega all’estate. Ho davanti agli occhi le macchie rosse immerse tra il fogliame fitto delle piante di pomodori, bene allineate nell’orto che mio nonno tanto amava coltivare. Ricordo che ogni estate mostrava con fierezza “il primo nato”, ricordo pomodori enormi e la bilancia con i piombini per pesarli, l’enorme pentolone messo direttamente sul fuoco in cortile a cui era severamente vietato avvicinarsi, sobbolliva per ore e ore, fatica, sudore, ma tanta soddisfazione nel mangiare i prodotti delle proprie mani…

Ma ricordo anche i pomodori ripieni, le mega insalate, morbidissime “of e tumati”, e mordere i pomodori come fossero mele seduti sui gradini nel cortile…


Io i pomodori li adoro!non resisto, sono come le ciliegie…Quest anno le piante di ciliegini sono particolarmente generose, così ho preparato i pomodorini semi-secchi, consapevole del fatto che una volta aperto il vasetto non riuscirò a resistere e lo mangerò tutto!

Sono facilissimi, mettono allegria e potete usarli per un sacco di preparazioni: sulle bruschette, nella piadina, per arricchire le vostre insalate di pasta, accompagnano bene i formaggi e sono un aperitivo sfizioso!

Il mio peccato di gola?baguette, pomodorini e fettina di fontina…eeehhh(sospiro)


INGREDIENTI

pomodorini ciliegino

zucchero

timo fresco

sale

olio extravergine di oliva

Tagliate i pomodorini a metà, disponeteli su una placca foderata da carta da forno, con la parte del taglio verso l’alto. Cospargete i pomodorini con un pizzico di zucchero e sale, foglioline di timo fresco e circa un cucchiaino di olio a pomodorino(dipende dalla dipensione, devono essere unti).

Cuocete a 90° per 2-3 ore(dipende dalla dimensione), i pomodorini devono risultare asciugati.

Disponeteli a strati nei vasetti, copriteli con l’olio, ruotando un pò il vasetto in modo che vada bene negli spazi tra un pomodorino e l’altro. Infilate un rametto di timo e chiudete. I pomodorini possono essere conservati in frigorifero per un mese. Per conservarli oltre sterilizzate i vasetti in acqua per un quarto d’ora dal bollore.




Estate in Barattolo: Zucchine Aromatiche Sott’Aceto!

16 luglio 2011 | categoria: Antipasti | 33 Commenti

Cascasse il mondo, ma da quando sono nata, e probabilmente anche prima, l’orto deve essere coltivato!Sono cresciuta tra pomodori e melanzane, e devo dire che l’adattamento in condominio non é stato facile, ma ho rimediato con un piccolo orto sul balcone :)

Ma a casa dei miei genitori l’orto produce ancora i suoi frutti, in particolare siamo invasi dalle zucchine, che consumiamo in grande quantità, ma che sarebbe un peccato non conservare in qualche modo per l’inverno, quindi sughi, grigliate, grattugiate, tutto surgelato per la fredda stagione…

Quest’anno ho provato a invasettarle, é facilissimo!

INGREDIENTI

2 kili di zucchine

1 litro di aceto di vino

1 litro di vino bianco

timo fresco, menta fresca, basilico fresco

1 pezzetto di peperoncino

aglio

olio extravergine di oliva

Tagliate le zucchine a rondelle spesse 3 millimetri; portate ad ebollizione l’aceto con il vino, quindi tuffatevi le zucchine e sbollentatele per 2-3 minuti. Scolatele e fatele asciugare su un telo da cucina per qualche ora. Quindi cospargetele di timo.

Mettete le zucchine nei vasetti sterilizzati, alternandole di tanto in tanto con una fogliolina di basilico e menta, un pezzetto di peperoncino e di aglio. Coprite con olio e sigillate bene col coperchio. Le zucchine devono essere perfettamente coperte di olio, si conservano grazie all’aceto senza bisogno di far bollire i vasetti.

Ricetta di Famiglia: Antipasto Piemontese di Carolina!

12 giugno 2011 | categoria: Antipasti | 49 Commenti

La ricetta dell’Antipasto che vi propongo é tipica della mia regione: il Piemonte. Credo che ogni famiglia ne abbia una sua, chi mette il tonno, chi non lo mette, anche le verdure variano a secondo dei gusti…Io di questi barattoli ne ho mangiati a tonnellate, ne vado letteralmente pazza!

In rete ho spiato diverse ricette e ho visto molte foto, nella versione dei miei nonni l’antipasto viene molto verduroso, somiglia meno ad un sugo e più ad una giardiniera :)

Nipote: nonna, ce l’hai la ricetta dell’antipasto rosso?

Nonna: si, duvria es…(e tira fuori dal cassetto un paio di quadernetti con gli anelli)…eh…’na volta fasevi un sac de roba…ma adess…

Nipote: eccolo!l’antipasto di Carolina nonna!

Nonna: ecco…l’era bon!

Nipote: nonna, ma chi é Carolina?!

Nonna: l’era n’amisa d’la to nona Biasina(bis-nonna in realtà!)…eh ma l’é morta né, anch ‘l so fiò l’é mort(ehm…cof cof…)…fal ti, l’era bon!

Nipote: si nonna, l’ho mangiato anche io

Nonna: ah, ti l’é mangià?

Nipote: si, col tonno…ti ricordi?ma nonna, c’é scritto “quando é freddo, aggiungere 3 grammi di salicida”

Nonna: si, ti vé in farmacia e il farmacista t’la pesa!cusì ‘l va avanti fin a qand ti vori…

Nipote: va bene, posso portare a casa il quadernetto?

Nonna: mancaria! :)

Indovinate chi sono la nonna e la nipote? :-p

INGREDIENTI

2 chili di pomodori pelati

300 g. di cipolline già mondate

300 g. di carote già mondate

300 g. di fagiolini già mondati

300 g. di cavolfiori già mondati

300 g. di peperoni già mondati

300 g. di carciofini sott’olio

300 g. di sedano

400 g. di funghi champignon sott’olio

2 bicchieri di aceto bianco

3 cucchiai di zucchero

1 bicchiere di olio d’oliva non forte

sale e pepe

Tagliate i pomodori a pezzetti, metteteli in una pentola capiente e unitevi l’olio, l’aceto, lo zucchero, le cipolline sbucciate e lasciate intere, le carote tagliate a pezzetti, i fagiolini puliti e tagliati a metà, i cavolfiori a cimette, i peperoni a pezzetti, il sedano a pezzetti.

Regolate di sale e pepe.

Accendete il fuoco e fate bollire per 30 minuti, senza toccare. Unite i carciofini e i funghi, regolate di sale se necessario e cuocete un altro quarto di ora.
Si possono invasare caldi sterilizzandoli sotto la coperta o bollire a bagnomaria per 20 minuti. Si conservano in dispensa per tutto l’inverno, ma sono utilizzabili già dopo un mese.

Se invece volete conservarli davvero a lungo, quando il tutto è freddo unite 3 g. di salicina(in farmacia).

 

Poche Parole per Dirvi che…: Bavarese al Cioccolato Bianco, Lamponi e Pompelmo Rosa!

4 giugno 2011 | categoria: Dolci | 62 Commenti

Avrei voluto scrivere un articolo gioioso per accompagnare questo dolce speciale…la verità é che fatico a mettere insieme le frasi più banali in questo momento.

Ma é più facile buttare giù parole crude, piuttosto che girare intorno alle cose, e poi dover riprendere e spiegare, ogni volta fa più male…So che molti di voi purtroppo mi capiscono, e a chi non ci riesce completamente auguro di non arrivarci mai.

Perché un genitore malato é già troppo, ma due é tremendo, da lasciarti senza fiatoe  senza forze. Perché alla tristezza e alla paura si mischia la rabbia, analisi e controlli continui dopo il primo cancro(che già era sfuggito alla prevenzione eh…), per poi addormentarsi un giorno e svegliarsi con due costole rotte e un cancro incurabile.

No, qualcosa non va.

Forza mamma!

La bavarese al cioccolato bianco fa proprio impazzire tutti a casa mia :) é delicata, dolce al punto giusto, e incredibilmente equilibrata. Si sposa perfettamente all’acidulo dei lamponi e del pompelmo rosa. La ricetta é di uno dei miei pasticceri preferiti: Christophe Felder!

Facilissima!una crema inglese come base in cui far sciogliere del cioccolato bianco di qualità, il tutto incorporato ad una soffice panna montata(ma non troppo!). Questa dose é per 4 bicchieri.

Ho fatto questi bicchieri per il compleanno del mio Amore, giusto due giorni fa, perché sto più tra le corsie degli ospedali che a casa, perché a volte non ho testa nemmeno per rimboccare le coperte del letto, perché non so rispondere alla domanda “come stai oggi?”…perché nonostante tutto il dolore che mi circonda, continua a starmi vicino e a sorridere anche per me.

E faccio tanti auguri alla mia cognatina, che ha compiuto gli anni ieri, e che so che mi legge! :)

INGREDIENTI

2 g. di colla di pesce

125 g. di cioccolato bianco

125 ml. di latte intero

1 tuorlo grande

190 ml. di panna fresca

INOLTRE

250 g. di lamponi

2 pompelmi rosa

In una pentolina, fate cuocere il tuorlo con il latte, a fuoco basso e mescolando continuamente, stando attenti che il liquido non prenda mai il bollore. Quando il composto velerà il cucchiaio, togliete dal fuoco, unitevi la colal di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda e strizzata e il cioccolato bianco tritato. Fate sciogliere.

Passate la crema attraverso un colino, quindi lasciate intiepidire. Montate la panna non troppo ferma e incorporatela al composto, delicatamente.

Distribuite i lamponi sul fondo dei bicchieri, versatevi la bavarese e mettete in frigorifero per un paio di ore. Decorate con i lamponi e il pompelmo rosa tagliato a vivo.